Nel buddhismo tibetano esiste una parola, “kuntak”, che significa “frog mind” mente da ranocchio. Questa definizione riflette l’incessante saltellare dei nostri pensieri, proprio come fa una rana..
Se osservassimo la nostra mente per soli pochi minuti, scopriremmo tutti di avere una mente da ranocchio. Ci renderemmo conto di passare dal pensare a momenti passati durante il liceo a cosa mangerò per cena e all’improvviso ritrovarci arrabbiati con qualcuno.
La mente del ranocchio
Le nostre menti vagano continuamente senza un’apparente direzione, portandoci in luoghi diversi senza ragione alcuna. Talvolta ci sembra persino di perdere completamente il controllo.
Eppure, è possibile instaurare una relazione più armoniosa con la nostra mente da ranocchio e sviluppare una maggiore padronanza sui nostri pensieri. Come? Attraverso la pratica della consapevolezza.
Quando ci rendiamo conto che la nostra mente sta iniziando a saltellare da un pensiero all’altro, possiamo gentilmente riportarla al momento presente. La consapevolezza implica osservare i nostri pensieri senza giudizio; concentrandoci sul respiro o su altri strumenti di ancoraggio, possiamo indirizzare l’attenzione verso ciò che sta avvenendo qui e ora.
Molti maestri spirituali ci invitano ad abbracciare l’immagine del ranocchio come punto di riferimento. Ad accoglierla, immaginando che la nostra mente saltelli su uno scrigno mentale invisibile, proprio come fa un ranocchio su un fogliame.
Piuttosto che frustrarci per questa natura volatile della nostra mente, possiamo utilizzare questa metafora per accogliere con gentilezza i nostri pensieri. Invece di identificarci con essi, possiamo semplicemente osservarli come fenomeni passeggeri. Questo ci permette di non lasciarci travolgere dalle emozioni o dall’irritazione.
Addestra il ranocchio
In ultima analisi, avere una mente da ranocchio non deve essere un ostacolo. Possiamo adottare un atteggiamento giocoso verso le continue escursioni dei nostri pensieri e dimostrarci aperti alle nuove idee e alle opportunità inaspettate.
Quindi, la prossima volta che ti accorgi che la tua mente salta da un pensiero all’altro come una ranocchia impaziente, ricorda che hai il potere di addestrarla gentilmente. Accogli il cambiamento e sfrutta il potere della consapevolezza per vivere nel momento presente.
La mente da ranocchio può essere un’affascinante alleata nella scoperta di noi stessi e del mondo che ci circonda, se solo la lasciamo sbizzarrire nel suo salto libero.