Dalla routine al rituale: come accendere la consapevolezza

Mindfulness

Rituali e routine sono come le note di una melodia che suoniamo ogni giorno. E spesso non ci rendiamo conto di quanto siano presenti nella nostra vita.

Routine o Rituale?

Nonostante possano sembrare sinonimi, il loro significato è completamente diverso. Comprendere bene la differenza tra routine e rituale ci permette di uscire dalla pesantezza e, spesso, anche dalla sofferenza della routine. Inoltre, ci consente di trasformare le nostre abitudini in rituali, portando a un miglioramento del nostro stile di vita, della salute e del benessere.

Routine

La maggior parte di noi, dal momento in cui si sveglia al mattino fino a quando va a dormire la sera, inserisce una sorta di pilota automatico, almeno per gran parte delle attività.
Siamo immersi in una serie di azioni abituali, quasi senza pensarci, fino a quando ci ritroviamo a chiudere gli occhi per la notte.

Pensa a quando prepari il caffè al mattino: non lo fai sempre nello stesso modo, seguendo una sequenza precisa? Oppure quando indossi le scarpe: probabilmente metti prima quella destra e poi quella sinistra, o viceversa, senza pensarci troppo. Oppure ancora il modo di lavarti i denti, facendo sempre gli stessi movimenti, prima un lato, poi l’altro ecc. Queste sono piccole routine che ci accompagnano quotidianamente e che facciamo in automatico, quasi senza più prestare attenzione.

Questo stato di pilota automatico ci priva della consapevolezza e della presenza nel momento presente, impedendoci di apprezzare appieno le piccole gioie e le meraviglie che la vita ci offre. Dovremmo cercare di spezzare questa routine, rallentare e prestare attenzione a ciò che ci circonda, in modo da vivere con maggiore consapevolezza e gratitudine.
Perché se protratta nel tempo, questa routine quotidiana, ci priva dell’energia necessaria per apprezzare pienamente il dono della vita. Dovremmo cercare di essere più presenti e aperti, in modo da poter celebrare ogni momento con gratitudine e gioia.

Rituale

Al contrario, la ritualità consiste nell’abitare con consapevolezza ciò che facciamo, con un’intenzionalità sacra. È la trasformazione di un atto routinario inconsapevole nella celebrazione del miracolo della vita.
I rituali ci danno un senso di stabilità e connessione con noi stessi e con gli altri, ci aiutano a creare momenti speciali e a dare valore alle piccole cose.
Lavarsi, mangiare, camminare, respirare, amare, abbracciare, accarezzare, baciare: queste azioni non sono più gesti vuoti e privi di significato, ma diventano parte attiva della celebrazione dell’esistenza.

Nello sport, ad esempio, i rituali sono spesso usati come strumenti per gestire lo stress e l’ansia prima di una competizione. Un calciatore che saltella tre volte sul piede sinistro (o destro) prima di entrare in campo; un tennista che rimbalza la palla un certo numero di volte prima di servire, uno su tutti Djokovic, o anche Nadal che sistema le bottiglie d’acqua sempre dallo stesso modo e nella stessa posizione; un nuotatore che segue una precisa routine di riscaldamento prima di tuffarsi in piscina – tutti questi sono esempi di rituali.

E questi rituali, pur sembrando dall’esterno gesti alquanto folli e senza senso, hanno un potere calmante. Creano invece un senso di familiarità e prevedibilità che può aiutare ad alleviare l’ansia e aiutano a focalizzare l’attenzione, allontanando i pensieri negativi e le distrazioni. Sono momenti sacri che ci permettono di fermarci, respirare e riconnetterci con le nostre intenzioni più profonde e ci aiutano a coltivare la disciplina e la costanza.

Attraverso la ripetizione consapevole, costruiamo abitudini che sostengono il nostro benessere e ci guidano verso i nostri obiettivi a lungo termine. Che si tratti di scrivere ogni mattina, di fare una passeggiata serale, o di dedicare tempo alla riflessione, i rituali sono le pratiche che ci permettono di vivere con maggiore attenzione e significato.

I rituali sono molto più di semplici abitudini. Sono espressioni tangibili dei nostri valori e desideri più profondi, e quando vengono eseguiti con consapevolezza, hanno il potere di trasformare la nostra esperienza quotidiana, portando equilibrio e focus in ogni aspetto della nostra vita.

I rituali sono come fili invisibili che tessono la trama della nostra esistenza. Quando li seguiamo con attenzione e intenzione, diventano strumenti potenti per creare significato e connessione. Immagina un mattino tranquillo: la luce del sole filtra attraverso le tende, e tu accendi una candela profumata. Questo semplice atto diventa un rituale, un momento di contemplazione e gratitudine.

Ogni giorno, quando ti dedichi a questi gesti, stai coltivando la tua interiorità, creando un ponte tra il materiale e il spirituale. E così, nel corso del tempo, il profumo della candela diventa associato alla tua pace interiore, al tuo desiderio di centrarti e trovare equilibrio. I rituali sono come mappe segrete che ci guidano attraverso la complessità della vita, offrendoci un senso di direzione e un ancoraggio. Quindi, quando accendi quella candela o fai qualsiasi altra cosa con consapevolezza, ricorda che stai creando un legame con te stesso e con il mondo che ti circonda.

Trasformare le routine in rituali è un atto di gentilezza verso noi stessi. È un modo per spegnere il pilota automatico e accendere la consapevolezza, rendendo ogni giorno un’opportunità per celebrare la vita.
Passare da ciò che facciamo senza pensarci troppo, ad azioni consapevoli e intenzionali.

wood vibe

Kabat-Zinn, J. (1994). Wherever You Go, There You Are: Mindfulness Meditation in Everyday Life.
Hanh, T. N. (1991). The Miracle of Mindfulness: An Introduction to the Practice of Meditation.
Duhigg, C. (2012). The Power of Habit: Why We Do What We Do in Life and Business.

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