I buoni propositi sono un modo per dimostrare a noi stessi che possiamo andare oltre i nostri limiti.
I buoni propositi sono promesse che ci facciamo per provare a migliorare la nostra vita, per cambiare ciò che non ci piace o aggiungere qualcosa che crediamo manchi, per aiutarci a diventare persone migliori, ad apprezzare di più la vita e ad essere più felici.
Molti di noi iniziano l’anno con una lista da spuntare. Possiamo stabilire obiettivi realistici per noi stessi, come leggere più libri, fare più esercizio, smettere di fumare, risparmiare qualche soldo in più, goderci più tempo con la famiglia e gli amici, imparare una nuova abilità o semplicemente prenderci cura di noi stessi.
Per noi stessi
L’idea di impegnarci a lavorare su noi stessi, diventare persone migliori e raggiungere i nostri obiettivi è allettante, ma spesso falliamo nel mantenere la nostra promessa.
Ci impegniamo a fare cose utili per noi stessi ma quando arriva il momento di mettere in pratica questi buoni propositi, ci ritroviamo a non farlo.
La vita può interferire con i nostri buoni propositi e facciamo fatica a ritagliare il tempo per noi stessi, inoltre, può essere difficile rimanere motivati quando i nostri sforzi non sono immediatamente ripagati.
Per non parlare poi di tutte le insidie derivanti dai nostri stessi pregiudizi cognitivi, come il modo in cui qualcosa di nuovo attira la nostra attenzione e come le nostre convinzioni tendono a restringere la nostra attenzione, confermando ciò che già pensiamo di sapere.
Più gentili con noi stessi
Insomma, spesso — anche quando abbiamo le migliori intenzioni — i buoni propositi restano nient’altro che una lista su qualche foglio di carta dimenticato da qualche parte. I nostri cervelli non sono infallibili; la vita è imprevedibile e l’idea della perfezione ci danneggia più di quanto non aiuti. Senza la cassetta degli attrezzi giusta per aiutarci, le sfide della vita possono sopraffare la capacità del nostro cervello di rispondere e questo spesso porta a sentirsi esausti, ansiosi e in generale poco bene.
In questi casi, la chiave è essere gentili con noi stessi e di essere orgogliosi di ogni piccola vittoria; ricordandoci che la forza di volontà richiede tempo e pazienza per vedere i risultati.
La chiave è anche capire che la pratica della consapevolezza può aiutare moltissimo ad affinare la nostra capacità mentale ed emotiva di riprendersi dalle difficoltà (resilienza).
Per una efficace resilienza mentale
— Lascia andare tutto ciò che non puoi controllare.
“A volte, lasciare andare è un atto di fede, una speranza che le cose possano andare bene nonostante le nostre limitazioni e che, quando ci fidiamo del processo, le cose tendono ad andare nella direzione desiderata.” [Amishi Jha]
Spesso ci causiamo ulteriore stress rimuginando sul passato o fissandoci sul futuro, ma tutto ciò che possiamo influenzare è solo il momento presente.
— Fai dell’auto-compassione un modo di essere.
La vita è sempre imprevedibile, ma allontanarsi dal critico interiore e coltivare la compassione per noi stessi può aiutarci a superare qualsiasi tempesta possa arrivare.
“L’auto-compassione consapevole ci insegna a riconoscere i nostri sentimenti e a concentrarci su di essi, ma in particolare ci da la forza per lasciar andare quei sentimenti”, afferma Linda Graham che ci suggerisce anche due semplici pratiche in cui possiamo impegnarci, per aumentare la nostra apertura mentale (mindset): ottimismo e resilienza.
— Rimani ancorato al tuo respiro.
“Ti riporta nel presente e ricorda che hai tutto il potere di trasformare un momento con la pratica del respiro.” [Thich Nhat Hanh]
La pratica del respiro ci insegna a non essere sopraffatti dai nostri pensieri.
Ci ricorda che possiamo essere consapevoli di quello che sta accadendo, in questo momento, al di là di quello che abbiamo sperimentato o che possiamo immaginare di perdere.
Riportare la nostra attenzione al respiro, ogni volta che la mente vaga, è una potente forma di allenamento del cervello che aumenta la resistenza allo stress.
Concediti quotidianamente una breve sessione di pratica della consapevolezza del respiro di almeno cinque minuti.
Coltivare una efficace resilienza mentale è fondamentale per superare le difficoltà della vita.
La resilienza mentale è una dote che tutti possono allenare, per raggiungere un sano equilibrio emotivo e affrontare le sfide della vita. Con forza e risolutezza.
Resilienza mentale vuol dire essere in grado di sopportare pressioni e stress, gestire l’incertezza e le difficoltà. Adattarsi a cambiamenti e situazioni imprevedibili e imparare a ragionare, valutare le conseguenze e prendere decisioni in modo tempestivo. Significa anche sapersi circondare di persone positive, imparare a canalizzare le emozioni negative e, in generale, sviluppare la consapevolezza di sé e le proprie abilità.
Coltivare una resilienza mentale efficace significa mettersi alla prova, comprendere e accettare i propri limiti. Significa riconoscere le opportunità e concentrarsi maggiormente sul progettare un futuro migliore.
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Libro consigliato